Il Daily Heller, famosa rivista britannica di stampa e comunicazione visiva, ha stilato una classifica dei migliori font tipografici del 2021 che ho trovato particolarmente interessante.

L’articolo è ovviamente in inglese, ma tranquilli: ho avuto la premura di tradurlo per voi, appassionati di tipografia e arti grafiche!

Se però siete curiosi di dare una sbirciatina all’originale potete farlo qui – l’importante è che non mettete in discussione la mia traduzione perché ci ho messo il corazón ❤.

I migliori font tipografici del 2021


All’inizio di quest’anno avevamo comunicato di trovarci nel bel mezzo di un revival tipografico: non la spuntano più Helvetica e Didot, in quanto i grafici stanno cercando modi sempre nuovi di creare, mettendo in campo audacia, carattere e persino un pizzico di stravaganza.

Ovviamente, i caratteri tipografici semplici sono ancora utilizzati, ma i grafici si stanno orientando verso font più astratti rispetto al solito. Potrebbe trattarsi di un’inevitabile inversione di rotta rispetto al grande “appiattimento” che ha afflitto il mondo della grafica negli ultimi anni, ma ormai si vede di tutto, dall’unione di diversi caratteri, dall’utilizzo di sfumature retrò a caratteri ispirati alla calligrafia.

Questa ondata di tipo esplorativo sta spingendo ai limiti di ciò che è possibile, sta costringendo i creativi a pensare più profondamente al loro operato e, cosa più importante, sta portando noi a chiederci continuamente cosa succederà: in futuro saremo in grado di leggere senza strizzare gli occhi?

Al momento abbiamo raccolto dieci tra i migliori caratteri tipografici dell’anno, selezionati per la loro originalità, creatività e potenziale di progettazione.

1- Jaune


Molto discussa la fluttuazione di peso di Jaune. L’estrema variazione di peso ideata per Jaune, infatti, si può definire eclettica, nella migliore delle ipotesi. Tuttavia, utilizzare diversi spessori per questo tipo di carattere, dà una svolta unica al design. Il grafico Jérémy Landes inizialmente aveva ideato Jaune come un mega fat face, carattere con un grassetto molto marcato. Ma poi ha cambiato direzione, spiegando l’ampio assortimento di spessori. Il potenziale per progettare un sistema di branding dinamico utilizzando solo questo font è davvero enorme.

2- Madrid


Madrid, il font dalla forma eclettica di Acmé Paris, trae ispirazione dai manifesti vintage della guerra civile spagnola. I difetti all’interno di questo carattere tipografico possono essere spiegati dal fatto che è stato disegnato a mano. Questo font stravagante, perfettamente imperfetto, è l’ideale per la creazione di poster, grafiche e persino loghi, ma solo coloro che non hanno timore lasciano trasparire la loro personalità e il loro fascino.

3- Nibbles


Vi verrà improvvisamente voglia di uno spuntino col Nibbles di Noah Camp ispirato agli anni ’90 e definita, appunto, “snack (nibble) degli anni ’90”. Camp, nostalgico della sua infanzia, ha disegnato ogni lettera dell’alfabeto collegandola a del cibo: ad es. una torta zebrata per la Z, Fun Dip (polvere di caramelle magica, che trasformava un bastoncino di zucchero in lecca lecca) per la lettera F e così via. Questo font si presenta con trame sbavate, colori vivaci e motivi intricati che nascono da un mondo emotivo, eclettico e che stimola l’appetito.

4- Tusker Grotesk


Tusker Grotesk, un carattere dal potenziale infinito per i progetti più dinamici. Spesso i grafici, infatti, utilizzano caratteri tipografici minimalisti per massimizzare la leggibilità, come ad esempio Impact ed Helvetica. Ispirato da questi font, super utilizzati ma semplici, Tusker Grotesk è simile, ma più audace e dinamico, con una gamma di diversi spessori. Il potenziale di questo font per design pratici e divertenti è quindi veramente infinito, l’ideale per poster vivaci o titoli accattivanti.

5- Wavy


Cattura l’onda tipografica con il font Wavy Tim Easley, illustratore, grafico e fotografo londinese, noto per i colori e le linee audaci. Tim ha progettato Wavy ispirandosi alle illustrazioni dei suoi album da disegno, il cui set completo di lettere è originale, fresco e audace, caratteristiche che la maggioranza dei grafici preferisce evitare. Forme abbinate a colori vivaci e fantasie interessanti rendono il design finale davvero sorprendente e per i più coraggiosi.

6- Meta Mascot


Meta Mascot esplora ed interpreta l’ironia della tenerezza. I grafici Jaejin e Sangah Shin si sono infatti interrogati su cosa significhi essere carini. Andando oltre la definizione letterale di “essere attraente ispirando tenerezza”, spostano la loro attenzione sulla connotazione di fascino e/o debolezza: quale descrive maggiormente il termine “carino”? Meta Mascot è un carattere tipografico che mette questa sfida alla prova visiva. Per definizione, è carino, ma c’è anche dell’ironia: come si può definire carino qualcosa mentre si mette in discussione lo stesso aggettivo? Questo carattere va oltre le intenzioni tipiche di un font, mettendo sotto esame la nostra cultura.

7- Snare


Snare, il carattere Jazz. Snare è un font con carattere giocoso e dall’atteggiamento jazz. Creato da Alexander Wright e In-House International e sviluppato da Rodrigo Fuenzalida alla FragType, Snare ha una struttura simile ad uno stencil; è l’ideale per stampare grafiche, titoli e persino per la stampa su tessuto. Se avete mai avuto la gioia di visitare New Orleans saprete che questo font rende giustizia a “The Big Easy” (epiteto per la città di New Orleans).

8- Articulate Sans


Articulate Sans, il carattere leggibile per tutti. Articulate Sans è un font progettato da Milk, che supporta l’ottimizzazione della leggibilità dei caratteri in qualsiasi dimensione, spessore o formato. Di conseguenza, i testi in cui viene utilizzato possono essere compresi più facilmente ed essere apprezzati da chiunque. Per creare dei caratteri distintivi, Milk ha prestato molta attenzione ai dettagli di ogni sfaccettatura, in ogni singola lettera. Inoltre, l’enfatizzazione della forma è servita a definire e individualizzare meglio ogni carattere.

9- Cloud


Cloud esplora i ritmo, il flusso e lo spazio dei caratteri. La designer Rejane Dal Bello dello studio omonimo ha creato un font traendo ispirazione dalla quarta edizione di UPO (Unidentified Paper Object –> oggetto di carta non identificato) intitolata “Reading the Sky” (leggere il cielo) e lo ha trasformato in un incantevole disamina di trame, forme e motivi. Il carattere è stato opportunamente chiamato Cloud ed è composto da figure sognanti simili a nuvole.

10- Abstract Type Generator


L’ Abstract Type Generator di Martin Grasser trasforma i dattilografi in artisti. Martin Grasser, con il font Abstract Type Generator, ha creato un carattere personalizzato, prendendo il nostro alfabeto e trasformandolo con forme e colori non convenzionali. Il carattere è totalmente personalizzabile, consentendo agli utenti di scegliere diverse forme e colori e modificarli in qualsiasi modo.

Insomma, il 2021 ha partorito molte idee in ambito creativo e non ci resta altro che sbizzarrirci! 

Ma non avevamo infatti detto che il caos fa bene alla creatività e che quindi la pandemia non avrebbe fatto altro che stimolare nuove idee? Sì, lo abbiamo detto in questo articolo, ispirandoci ad un saggio del grande Aldo Carotenuto e sei ancora in tempo per leggerlo.

Noi intanto ci risentiamo al prossimo articolo 😉

Le immagini appartengono a printmag.com

Articolo di ANGELA

Traduttrice per passione, mamma di Costanza e Matilde. Una creativa con la valigia in mano. Collezionista compulsiva di libri che non avrò mai il tempo di leggere. esposito_ngl@yahoo.it

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Le immagini ed i post di questo blog appartengono a www.litocinquegrana.it