Negli ultimi mesi tipografi (e clienti!) stanno soffrendo come non mai per il forte rincaro della carta, che sta mettendo tutti, ma davvero tutti, in ginocchio!

Eppure la causa non è da riscontrare solamente con il fermo dovuto alla pandemia da Covid-19, in quanto pare che ad “azzuppare il pane” si stiano mettendo anche altri fattori.

La situazione, infatti, è veramente critica, soprattutto per i tipografi, che si trovano letteralmente obbligati ad aumentare i prezzi dei loro prodotti.

Ho quindi voluto intervistare Mauro Mulazzani, rappresentante commerciale del marchio Polyedra, affinché mi spiegasse in maniera dettagliata cosa sta accadendo, soprattutto perché i nostri clienti meritano trasparenza!

logo polyedra stampato a colori su carta ruvida

Una breve premessa...


“Le cause che stanno inficiando sui mercati in generale sono molteplici: in particolare i ripetuti aumenti sulle varie forme di energia influiscono in maniera tangibile su tutta la filiera e sui costi di ogni singola fase della stessa. Questa situazione riguarda però tutti i mercati e non solo quello cartario” esordisce Mulazzani.

“Detto questo, possiamo entrare nel dettaglio del mercato che a noi interessa, tenendo presente che quanto dirò è la visione di un semplice operatore del settore che si interfaccia quotidianamente con tante realtà. Non vi é infatti nessun comunicato ufficiale di alcun produttore né di Assocarta…”

Cosa sta accadendo al mercato della carta?


“Dopo ogni singola fase di questa pandemia il mercato è sempre ripartito con gran vigore, a dimostrazione che il settore della carta stampata non è finito, bensì è mutato, dirigendosi sempre più verso il packaging e con una forte richiesta, quindi, di cartoncino teso e ondulato.

Il prezzo è in forte aumento principalmente per vari fattori: in primis l’aumento spropositato dei costi energetici e del metano da parte della Russia.

Bisogna infatti ricordare che la carta nasce liquida, per essere poi essiccata a gas metano.

Questi rincari sui carburanti inficiano molto anche sulla logistica, che in Italia avviene principalmente su gomma. Inoltre, gli aumenti stanno interessando purtroppo anche le materie prime stesse come cellulosa, pasta legno, riciclo e caulino; insomma, tutti ingredienti che servono per produrre la carta”

heidelberg speedmaster che prende fogli

A cosa è dovuta la scarsa reperibilità della carta?


“Il problema della reperibilità delle materie prime invece è dettato dalla difficoltà delle importazioni, giacché non ci sono container per il trasferimento di cellulosa dai due paesi più importanti nella produzione di quest’ingrediente, vale a dire Cile e Indonesia.

“Questa carenza di contenitori dediti allo stivaggio di cellulosa ha fatto sì che già dal gennaio 2021 il prezzo per il nolo dai vecchi 1500/2000 $ passasse a 15000$ e siccome spesso le materie prime trasportate valgono meno dei costi sopra indicati, molti preferiscono rinunciare alle importazioni.

Questo però è un serio problema, perché non essendo diminuita la domanda, le cartiere europee non riescono a fronteggiare le richieste che ogni giorno pervengono proprio a causa della scarsa reperibilità di materiale.”

Quali sono le previsioni per i prossimi mesi?


“Le ultime previsioni che ho avuto modo di leggere a firma di Assocarta affermano che ci vorranno ancora dei mesi affinché si ritorni ad uno stato di “normalità”. Probabilmente in primavera inoltrata, ma a mio avviso il picco negativo non lo abbiamo ancora raggiunto!”

E quindi noi continueremo a seguire la questione e a tenervi aggiornati sull’andamento dei prezzi della carta.

Ringraziamo intanto Mauro Mulazzani, che con estrema gentilezza mette sempre a disposizione le sue conoscenze per i nostri progetti: Mauro infatti ha rilasciato già un’intervista per il nostro progetto Lito Radio, nato durante il primo lockdown, ma ha anche tenuto un vero e proprio excursus sulla carta per gli studenti della DAM Academy durante il nostro primo Open Day, che puoi invece vedere qui.

Articolo di Amalia

Ricordo quando mi sporcavo le mani con gli inchiostri di papà! Oggi so quanto sono stata fortunata. amalia@litocinquegrana.it

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